giovedì 6 marzo 2008

Hurt

Anche oggi freddo e neve....giornata di libri e sonno..e musica. Me ne sto nella mia camera, mentre la parassita dorme indifferente alle bizzarrie climatiche di questi inizi di marzo. Candela accesa, incenso funesto e fetente spento dopo due secondi per non intossicare la mia collezione di gufi...che osservano sardonici il mio tentativo di atmosfera newage.
ci vorrebbe il suonatore di sitar e il massaggiatore coreano..ma in mancanza di meglio, infilo la pendrive (o"il"pendrive"?...resto con questo dubbio amletico... mio fratello, editore multimediale, mi ha diplomaticamente suggerito che si può dire in entrambi i modi...ma non mi ha convinto del tutto.....)
comunque...infilo il, la , the pendrive nello stereo e voto per Jhonny Cash....non che mi entusiasmi tutta la sua discografia, ma ultimamente sono monotematica e ascolto sempre "Hurt", come se fossi in stato catatonico......e ancora, e ancora, e ancora.....quasi da ricovero.....

I hurt myself today
To see if I still feel I
focus on the pain
The only thing that's real
The needle tears a hold
The old familiar sting
Try to kill it all away
But I remember everything

What have I become
My sweetest friend
Everyone I know
goes away In the end
And you could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt

I wear this crown of thorns
Upon my liar's chair
Full of broken thoughts
I cannot repair
Beneath the stains of time
The feelings disappear
You are someone else
I am still right here

What have I become
My ssweetest friend
Everyone I know
goes away In the end
And you could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt

If I could start again
A million miles away
I would keep myself
I would find a way

3 commenti:

Unknown ha detto...

calma e gesso che io non so l'inglese...
ma bella sta canzoneeeeee!!!
reagire al freddo di fuori con mosse a sorpresa.
destrutturare il pensireo che gli altri hanno di te con mosse che li lasceranno interdetti.
per quanto riguarda l'articolo della chiavetta, se la chiami in italiano, la penna o la chiavetta risolvi tutti i tuoi dubbi.
com'è semplice la Vita, PORCA TROIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Sylvya ha detto...

Il suonatore di Sitar....che bello! Mi richiama alla memoria 'Moulin Rouge'...quindi direi che aggiungendo all'immagine new age anche quella di Ewan McGregor in veste di poeta bohémien, il nirvana è assicurato! ;)

Dario Ciferri ha detto...

e se ne è andata la neve lì intorno a villa Arzilla adesso?