venerdì 18 aprile 2008

....e scusate il ritardo...


E’ già abbastanza imbarazzante quando i tuoi stessi consanguinei, forti di ormai ..anta sagge primavere, si lanciano in inquietanti esibizioni di linguaggi monosillabici, rivolgendosi alla p.p…..è ancora più imbarazzante quando motivano questi stadi primitivo-neuronali spacciandoli come tipico linguaggio della parassita (la quale, in realtà, per quanto sia un piccolo prodigio, un genio incompreso, un infante precoce come mai se ne son visti…non va oltre sospiri, risatine, urletti,bolle di saliva e puzzette…)…..ma non è nulla in confronto a quando tutto ciò avviene da labbra estranee.
Mi è capitata la non rara sorte di andarmene in giro con la p.p. a fare commissioni, in uno di quei momenti in cui, invece di essere in perfetta linearità con il ciclo mangio-dormo-piango, mia figlia si limitava ad osservare il mondo dall’alto della mia spalla, commentando il tutto con saltuari gorgoglii e qualche sorriso dosato a dovere…entro in farmacia alla ricerca di un termometro per p.p. che possibilmente misuri la febbre come un misuratore di temperatura normale, senza dover essere infilato in buchi predisposti da Nostro Signore per ben altro…faccio la fila alla cassa, come una qualsiasi persona che si sta facendo gli affari suoi e che rivendica il suo diritto alla discrezione e all’ anonimato…e mi accorgo che, all’improvviso, le persone in coda dietro di me, di varie età e pezzature, si stanno esibendo in linguaggi monosillabici da stadio primitivo-neuronale, nel tentativo di comunicare con questa specie di pelle di leone appollaiata sulla mia spalla, che sorride e gorgheggia, già femmina pura a neanche tre mesi.. così, da normale persona che civilmente passa un attimo in farmacia con la testa rivolta già alla prossima tappa di shopping (acquisto di una fila di pane…se ho tempo passo in edicola, potrei anche fare un salto in profumeria…ho un buono sconto, e un appuntamento a breve… ), sono costretta ad uscire dal mio dignitoso anonimato per rispondere, alquanto imbarazzata, a domande del tipo”quanto ha?”…”di dov’è?”….”di chi sei figlia?”…”.ma quanto è bella??”, domanda questa, alla quale la convenzione impone di non dar risposta(..non è che puoi rispondere”si, è bella”, voltare i tacchi, che nel mio caso sono adidas bianche e blu, andartene…), e tuttavia l’educazione richiede che almeno si comunichi la presa nota del complimento, con un sorriso ad occhi bassi, o una qualche frase di discreta negazione, (“ma via….”, “tutti i bimbi sono belli..”…”trova?”), frasi che, però, non sono altamente credibili….io sto facendo pratica, e al momento opto per rispondere con cortesia “…abbastanza”.Affermazione che non dice nulla, francamente trovo anche abbastanza stupida, e riesce a farmi sentire educatamente ipocrita..ma tant’è!
Altra tappa di formazione della vita di mia figlia:la prima vaccinazione. E con lei il temuto confronto con le altre madri..arrivo in tarda mattinata, e trovo la schiera di giovani famiglie, padri e madri, che accompagnano i rispettivi figli a farsi iniettare la buona dose sveglia-anticorpi.. timido imbarazzo..e mi chiedo: perché mai dodici persone in un unico corridoio di un anonimo distretto sanitario, accomunate solo da un appuntamento dal dottore per i rispettivi figli, sentono il bisogno di fare conoscenza e parlare del più e del meno a perfetti sconosciuti?Come se il vaccino fosse un’avventura forte, di quelle che..insieme una volta, insieme per sempre, e se le superi, quasi ci si sente in dovere di prendere un caffè al bar, parlando di sale parto e future dentizioni…starò attraversando uno dei miei soliti periodi di sana misantropia? Bah, comunque, anch’io cado nel baratro delle conversazioni di circostanza” quanto ha?”, “dove ha partorito?”, “Andranno a scuola insieme?”(…e qui già scatta l’ansia..mamma mia, deve ancora fare i tre mesi, e già si pensa all’asilo…)”quando scade la maternità?” “ tuo marito che fa?dove lavora?magari conosce il mio?”…anche queste, serie di domande critiche, nel mio caso…”un marito non ce l’ho, se ce l’avessi non lavorerebbe, di sicuro non conosce il suo, a meno che non abiti anche lui nella terra degli imbecilli sul pianeta dei palloni gonfiati…”
Dopo aver collezionato una lunga serie di
a)nominativi di pediatri a pagamento
b) marche indefinibili di latte artificiale (che, tra l’altro, non vedo come potrebbero interessarmi, visto che la p.p.prende ancora il latte da me….ma mai fermare una giovane madre orgogliosa lanciata nelle minute descrizioni sulle sue varie sperimentazioni del latte in polvere..)
c)indirizzi di negozi e farmacie dove vendono scontata una rarissima crema contro gli arrossamenti da pannolino
insomma, infine tocca alla p.p. sottoporsi all’iniezione….nuova dottoressa, la solita interminabile lunga lista di domande sull’anamnesi, mia, del padre, della bimba…quando mi chiedono di lei, sembrano un po’ delusi e alquanto diffidenti del fatto che è stata sempre bene, no, mangia, dorme, sbava, nessun rigurgito, solo due crisi di coliche, nessuna allergia, niente influenza, nessun problema al parto…mi viene il dubbio che forse sarei più credibile se inventassi un qualche malanno…che so, un raffreddore, un mal di gola, un po’ di tosse, un qualche virus dal ceppo indoeuropeo…sotto gli sguardi comunque sospettosi dell’infermiera, tolgo i pantaloncini alla p.p., che, ignara,mi sorride…per lanciarsi poi in un urlo acuto con tanto di sospensione in apnea, quando, con indifferente tradimento, la dottoressa la trafigge con la siringa…p.p. diventa viola, e dopo due minuti di pianto, gli rimane un’espressione di corrucciata offesa che perdura per tutto il pomeriggio… espressione per la quale mia mamma, guardandola a lungo, osserva con beata incoscienza”mah…sai…assomiglia a quel personaggio……quello di quel film….quello degli anelli.Sai…..quello che continuava a dire….Il mio tessssoro….”……………Amore di nonna!

mercoledì 2 aprile 2008

...e mi butto sul cioccolato..


contro i mali del mondo...meglio conosciuta come sachertorte...

5 uova
450 gr di cioccolato fondente (ma proprio fondente)
150 gr farina

150 gr burro

150 gr zucchero

zucchero a velo q.b.(odio questa definizione..ma più o meno equivale a quello che avete in casa...)

latte q.b. (in questo caso ......più o meno mezzo bicchiere)

una bustina di lievito

1 bustina di vanillina

marmellata d'albicocche


unire i tuorli allo zucchero, e dopo averli sbattuti, sbattuti, sbattuti.....(....ergo meglio munirsi di un tecnologicissimo sbattitore elettrico, e lasciare i metodi tradizionali all'olio di gomito a sani sadomasochisti...), beh, dopo averli sbattuti unite farina, lievito, vanillina, burro sciolto, e 200 gr di cioccolato fondente sciolto a parte con un pò di latte (capite quindi il q.b...)
poi, amalgamato (....uso addirittura linguaggio tecnico!sarà l'inizio della fine???) il tutto,unire gli albumi montati a "neve ben ferma"(altro linguaggio tecnico...) ...mettere in forno a 180° per 50 minuti....
quando è fredda, tagliarla a metà e farcirla di marmellata, coprirla, e ...di nuovo marmellata.
e poi....una cascata di cioccolato fondente sopra (quello che vi è avanzato, e che ovviamente-!!!- avrete sciolto con un pochino di latte e zucchero a velo).

fate raffreddare e..fatevi del male...

martedì 1 aprile 2008

Guccini -Gli amici


Ieri è stato il mio compleanno…..32 anni e sentirsene 50….e non solo perché, causa p.p., le mie serate mondane si svolgono solo ed unicamente sul divano di casa…(che detta così, potrebbe far pensare a qualcosa di molto più interessante….!). Uff, da domani tornerò a scrivere con il solito sorriso e la solita ironia delle avventure della mia bambina e del mio piccolo mondo di villa arzilla, ma oggi lasciatemi dare spazio ad un sano e catartico lamento….intanto 32 suona molto peggio di 31, ma anche di 33…sarà il suono cupo, sarà che questa parola ha una pronuncia lunga e lugubre…t-r-e-n­-t-a-d-UUU-e…..volete mettere con ….trentuno!…o…trentatré!(che poi trentatré ha anche una sua dignità storica:trentratrè gli anni di Cristo, trentatré dal dottore, trentatré trentini entrarono in trento ….)
Trentadue…è come 29, quei numeri di passaggio senza troppo senso….e poi è un numero pari…quindi limitato e senza possibilità di aprirsi al nuovo, secondo gli antichi greci….
Ma comunque..pare sia una tappa obbligata, e per ovviare ad una sottile tristezza malinconica che mi accompagna da qualche giorno, mi sono data ai festeggiamenti….4 giorni di chiacchiere e dolci, birra e amici…che , nonostante i cambi dell’ora e le dodicimila curve del meraviglioso parco dei monti sibillini,sono riusciti ad arrivare a villa arzilla…o che, lontani e vicini, non hanno mancato di inviarmi i loro auguri, tra un invio di curriculum ed una pausa al semaforo tra casa e lavoro….. alla fine, di questi anni passati tra “alti e bassi, piccoli e grandi”zu”,catastrofi, lavori terribili, fidanzati inaffidabili, tragedie e lacrime”, ma anche risate, chiacchiere alla luna, bottiglie di vino e fanghi anticellulite…quelli che continuano a reggere la tela della mia vita sono loro, che ci sono sempre e comunque….


e ascolto questa canzone e vi penso......



http://it.youtube.com/watch?v=GkirlgUivCM