venerdì 28 marzo 2008

Tokuma Sato



Mah….oggi la p.p.compie e due mesi e non ho trovato di meglio da fare che andarmi a vedere cosa è successo nel mondo il 28 gennaio (le risorse di villa arzilla perdono colpi…giornata uggiosa e piovosa…l’alternativa era cadere vittima della televisione del primo pomeriggio e degli amici di maria…).
Intanto ho scoperto che la p.p. è nata sotto la luna del lupo, stando a non so bene quale religione neopagana…wicca o estebat che dir si voglia…una luna all’insegna della famiglia, del gruppo e degli amici..e non ho capito bene,ma anche dei lupi che scendono a valle perché hanno fame…nevica e fa freddo…ma c’è anche una volpe….un’ontano, una betulla, la pietra è l’onice, ma anche il giaietto, il profumo è il muschio e la mimosa (fiore universalmente noto per il suo giallo brillante e la sua stomachevole puzza di stantio….)Beh…..a quanto pare sono accadute cose rivoluzionarie, tipo l’invenzione dei lego(!!), la fondazione della prima colonia penale australiana, la creazione della guardia costiera americana con tanto di atto del congresso e l’inizio della sanguinosa guerra civile finlandese… e sono nati un sacco di personaggi importanti: Tokugawa Ieshige, Yasuji Mori, Ismail Badare, Tokuma Sato, Papa Bouma Diop, ma anche Ernst Lubitsch, Tommaso D'aquino, Colette, Jason Pollock, Arthur Rubistein, Michail Baryšnikov , Lucia Bosè e Patrizio Oliva….nel cervello mi si proietta un’immagine di una p.p. dai capelli blu che sferra cazzotti a passo di danza…in fondo in fondo è quasi meglio cadere vittima degli amici di maria….

giovedì 27 marzo 2008

una notte con pessoa a villa arzilla...


Non fluì dalla strada del nord
né dalla via del sud
la sua musica selvaggia per la prima volta
nel villaggio quel giorno.

Egli apparve all'improvviso nel sentiero,
tutti uscirono ad ascoltarlo,
all'improvviso se ne andò, e invano
sperarono di rivederlo.

La sua strana musica infuse
in ogni cuore un desiderio di libertà.
Non era una melodia,
e neppure una non melodia.

In un luogo molto lontano,
in un luogo assai remoto,
costretti a vivere, essi
sentirono una risposta a questo suono.

Risposta a quel desiderio
che ognuno ha nel proprio seno,
il senso perduto che appartiene
alla ricerca dimenticata.

La sposa felice capì
d'essere malmaritata,
L'appassionato e contento amante
si stancò di amare ancora,

la fanciulla e il ragazzo furono felici
d'aver solo sognato,
i cuori solitari che erano tristi
si sentirono meno soli in qualche luogo.

In ogni anima sbocciava il fiore
che al tatto lascia polvere senza terra,
la prima ora dell'anima gemella,
quella parte che ci completa,

l'ombra che viene a benedire
dalle inespresse profondità lambite
la luminosa inquietudine
migliore del riposo.

Così come venne andò via.
Lo sentirono come un mezzo-essere.
Poi, dolcemente, si confuse
con il silenzio e il ricordo.

Il sonno lasciò di nuovo il loro riso,
morì la loro estatica speranza,
e poco dopo dimenticarono
che era passato.
Tuttavia, quando la tristezza di vivere,
poiché la vita non è voluta,
ritorna nell'ora dei sogni,
col senso della sua freddezza,

improvvisamente ciascuno ricorda –
risplendente come la luna nuova
dove il sogno-vita diventa cenere –
la melodia del violinista pazzo.

mercoledì 26 marzo 2008

prove tecniche di comunicazione


Si si, è passato del tempo……potrei usare la parassita come alibi (pannolini, poppate, sonno….il pacchetto completo), o la relatività del tempo, o i miei mille impegni mondani, o le feste appena trascorse e gli attacchi di mal di stomaco dopo l’ennesimo uovo al cioccolato, o nuove paturnie mentali, o provvidenziali attacchi di depressione, o il terremoto e le cavallette di Jake Blues…ma in realtà ……. solo terremoto e cavallette.
Il mio istinto materno fallato ha segnato un altro punto….ero sul divano, in completo disfacimento fisico con una fetta di colomba da una parte e telecomando dall’altra , la parassita appollaiata sul mio stomaco, totalmente coperta da un plaid di pile….e ho pensato che in fondo non era molto differente da, nell’ordine:
a)una borsa dell’acqua calda contro il mal di pancia
b)un gatto acciambellato sulle ginocchia, con la differenza che non fa le fusa.
Ma il giorno dopo la p.p.mi ha prontamente smentito, esibendosi in una nuova abilità acquisita durante le feste:quale borsa dell’acqua calda, infatti, è in grado di vomitare esclusivamente dal naso??
E non finisce qui..Abbiamo anche cominciato ad affrontare uno scabroso problema…
Cioè: la parassita in questione ha una vasta gamma di esigenze:mi cambi il pannolino? Voglio dormire!Sto facendo la cacca; Ho fame: mi prendi in braccio ( non uso l’imperativo a caso…non sono semplici richieste…sono ordini belli e buoni), sto per vomitare, parlami, spostami su un fianco, non voglio stare nella culla, non so cosa voglio, mi fa male la pancia, non mi piaci, oddio un’incubo; aspetta…scoreggina.
Il tutto espresso da una singola espressione, nghè o uè che dir si voglia. Ora…ammetto che questo nghè possa trovare espressione o in un pianto disperato, o semplicemente in un singolo urletto…ma tutto sommato , va bene la sintesi, ma è alquanto complicato capire esattamente la specifica esigenza che deve essere soddisfatta..e nel minor tempo possibile, pena altrimenti una sorta di singhiozzo continuo senza fiato e un colorito che va dal rosso sforzo al viola apnea.
Ebbene, da madre orgogliosa qual sono, posso finalmente dire che abbiamo affiancato al singolo nghè anche una specie di urlo da condor che compare all’incirca dopo dieci nghè debitamente ignorati dagli adulti presenti…non sono ancora in grado di associarlo ad una specifica esigenza…penso piuttosto sia una sorta di rafforzativo….quasi una minaccia…del tipo: “mi ignori??e io te ‘strono’!” ( che in dialetto monte san martinese significa …..credo sia intraducibile!)E vi assicuro che funziona! Altro che Pavlov!E’ un bel progresso, no??

mercoledì 12 marzo 2008

fragole e pesche


Ed eccoci arrivati all’evento mondano della settimana:visita dal pediatra. Non so perché, ma è come tornare al clima delle interrogazioni del liceo…..sono sicura di essere totalmente impreparata, di sicuro ci cicchetta….che ne so, forse non le faccio il bagnetto troppo spesso, o forse ha la pelle troppo screpolata, o forse non è cresciuta abbastanza, o magari ha troppi brufoletti, o forse la sua cacca è troppo ocra fosforescente…a 31 anni( quasi 32), ti par possibile aver paura del dottore? E neanche del tuo, ma di quello di tua figlia??e poi anche fosse che ci cicchetta, in teoria chi se ne frega??Io continuerò la mia vita di adulta e la parassita non sembra preoccuparsi più di tanto…commenta l’esposizione delle mie ansie con una sonora strombazzata dal fondo del pannolino.. Eppure quella strana sensazione di non aver fatto tutto quello che dovevo, di aver mangiato tutte quelle cose “allergizzanti”(cioccolato compreso) …..ma come si fa, dopo che ti hanno proibito fragole e pesche, a non mangiare la torta portatami dal mio parroco, un trionfo di mousse al cioccolato bianco in cui si tuffano, con diabolico tempismo, pesche e fragole fresche???
Un pensiero e un minuto di silenzio per il parroco di villa arzilla amante della pasticceria….
Bah…alla fine il mio pediatra monoespressione..( un monolitico 50enne, con un dubbio senso dell’umorismo e una memoria di ferro, dotato di un cotonato parrucchino nero-capra di peluche)…il mio dottore, insomma, mi ha promosso…la parassita cresce bene, la testa è di tre centimetri più grossa, mangia più che abbondantemente e la cacca ha la giusta sfumatura di fosforescenza…per questa volta è andata, io e la P.P. ce la siamo cavata…

martedì 11 marzo 2008

P.P.


aggiornamenti meterologici: sembra tornato il bel tempo, la neve se n’è andata e frotte di uccelli corrono a ristrutturare i loro vecchi nidi….cosa che sembrerebbe alquanto poetica e romantica, se non fosse per la visione di un film come rosemary’s baby che ha incluso tra i contenuti speciali un sottofondo di picchiettii, strusciatine e altri suoni non ben definiti di un impresa edile di due volatili di specie mai vista che hanno deciso di metter su casa sul tetto del mio salotto.
La piccola parassita ha fatto la sua prima uscita ufficiale al ristorante…alquanto perplessa della nuova situazione , ha pensato bene di farsi un discreto pianto fino al momento dell’antipasto, dopodiché ha optato per un dignitoso sonno fino alla pannacotta….ovviamente in braccio a me. Per il momento non mi posso lamentare, anche perché ho avuto la possibilità di acquisire nuove capacità e nuove prospettive di vita…per esempio, adesso so come si sente un uomo con una mano sola di fronte ad un antipasto all’italiana e ad un “orologio di formaggi dei sibillini”.
Nel frattempo, quando stavo pensando che il lusso più grande di questi mesi fosse una dormita di 8 ore, mi sono dovuta ricredere….oggi come oggi sono costretta ad ammettere che il problema è alla radice:il tempo! Sarà che la p.p. ( Piccola Parassita o Piccola Paracula: abbreviazione utile ai fini editoriali…o meglio, comincio ad essere a corto di sinonimi…se non altro di sinonimi non vietati ai minori..Fa un po’ u.s….l’ultima sigaretta di Zeno Cosini…)…comunque…dicevo, sono due giorni che la P.P. è nervosa, stralunata…o forse semplicemente sadica. Fatto sta, che si sveglia ogni due ore, piange, ride, vuole stare solo in braccio, non dorme…..durante il giorno non ti permette di fare niente, né pipì né funzioni secondarie tipo lavarti la faccia…..durante la notte, invece, mentre tu imprechi in dodici lingue per dieci minuti di sonno e stai già immaginando la scena di abbandonarla sullo zerbino di qualche vicino, lei ti guarda con due occhi spalancati, si permette di sbadigliare con aria annoiata davanti ai tuoi occhi e al tuo sguardo sempre più omicida, fa le flessioni sulle tue tette (già sufficientemente provate dal allattamento & co), sospira e emette striduli strilli in modo che tu non possa non dico dormire, ma almeno un diplomatico dormiveglia……!!!e se ti va di lusso, mentre continua a guardarti con quei suoi occhi tipo fanali nel buio, con aria indifferente vomita sul tuo nuovo pigiama pulito….prima o poi, nel bel mezzo della notte, la lancio in camera di mio fratello e mi do alla fuga…

giovedì 6 marzo 2008

Hurt

Anche oggi freddo e neve....giornata di libri e sonno..e musica. Me ne sto nella mia camera, mentre la parassita dorme indifferente alle bizzarrie climatiche di questi inizi di marzo. Candela accesa, incenso funesto e fetente spento dopo due secondi per non intossicare la mia collezione di gufi...che osservano sardonici il mio tentativo di atmosfera newage.
ci vorrebbe il suonatore di sitar e il massaggiatore coreano..ma in mancanza di meglio, infilo la pendrive (o"il"pendrive"?...resto con questo dubbio amletico... mio fratello, editore multimediale, mi ha diplomaticamente suggerito che si può dire in entrambi i modi...ma non mi ha convinto del tutto.....)
comunque...infilo il, la , the pendrive nello stereo e voto per Jhonny Cash....non che mi entusiasmi tutta la sua discografia, ma ultimamente sono monotematica e ascolto sempre "Hurt", come se fossi in stato catatonico......e ancora, e ancora, e ancora.....quasi da ricovero.....

I hurt myself today
To see if I still feel I
focus on the pain
The only thing that's real
The needle tears a hold
The old familiar sting
Try to kill it all away
But I remember everything

What have I become
My sweetest friend
Everyone I know
goes away In the end
And you could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt

I wear this crown of thorns
Upon my liar's chair
Full of broken thoughts
I cannot repair
Beneath the stains of time
The feelings disappear
You are someone else
I am still right here

What have I become
My ssweetest friend
Everyone I know
goes away In the end
And you could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt

If I could start again
A million miles away
I would keep myself
I would find a way

mercoledì 5 marzo 2008

Torta di mele I


qui oggi nevica.............e mi sono data alla cucina!ottima alternativa alla ricerca multimediale di un serial killer a pagamento da tirare fuori al momento oppurtuno...



2 uova

1hg di burro sciolto

1 hg di zucchero

150 gr di farina

la scorza grattugiata di un'arancia o di un limone (ma io odio grattugiare, quindi ci metto un pò di liquore...)

mezza bustina di lievito

3 mele tagliate a fettine sottili sottili

uvetta messa a bagno con poca acqua bollente e brandy

latte se serve



unire zucchero e uova e sbattere fin quando non ti stufi, unire poi tutti gli altri ingr, lasciando per ultime le mele con l'uvetta....infornare a 200° per 50/60 minuti circa, ma anche 30, dipende dal forno....

lunedì 3 marzo 2008

diete e dintorni

rieccomi dopo due giorni di silenzio.tanto c’è voluto per riprendermi dal venerdì nero, ma un sano weekend di visite e chiacchiere tra amici ha spazzato via le ultime nuvole nere(complice anche un vento caldo da sud che mi ha rotto una finestra e portato lontano i brutti pensieri)..
La piccola parassita continua ad imparare cose nuove…ha imparato a non affogare quando la mamma le fa il bagnetto e ha assaporato il fragrante gusto del bagnoschiuma all’amido di riso (è consolante pensare che il momento in cui la parassita si mangiava le bolle e la schiuma, è stato l’unico momento in cui non ci ha deliziato con la sua ugola d’oro)
Qualcuno deve averle poi parlato della dieta del tipo”mangia poco ma spesso” e lei ci si è impegnata notevolmente…poppate ad intervalli regolari di 10 minuti, inframezzati da momenti di standby in cui si ferma, non muove più un singolo muscolo (non importa in quale posizione sia, se con le braccia alzate al cielo, o con la bocca aperta in un’espressione tutt’altro che intelligente)…finchè non
a) rutta
b) scoreggia
c) fa la cacca
…e allora la poppata riprende regolarmente.
Fortunatamente l’esperimento sembra rientrato, e siamo ritornate ai ben più consoni intervalli di tre ore.
E se di dieta dobbiamo parlare….è lunedì, e come tutti i lunedì da un mese a questa parte, sono piena di buoni propositi per il futuro…cibo sano e regolare, tanta verdura e 3 serie da 30 di addominali, alti e bassi…..adoro i buoni propositi del lunedì perché so già in partenza che non li rispetterò mai, mi danno quel sottile piacere di prendere impegni noiosi per poi disdirli…senza subire conseguenze (anche se oggi pomeriggio mi darò allo shopping ed immagino il responso degli specchi dei camerini..)
Da queste parti il lunedì ben si presta a questi sani propositi perché sono reduce da tutta la gente in visita che non fa altro che dirti..”ma sei già tornata in forma…stai proprio bene!!”…….Ma scusate…siete orbi e non vedete i 5 chili appollaiati sui miei fianchi, o mentite sapendo di mentire per consolarmi della triste realtà, che mi vede assomigliare ad un pitone che ha inghiottito un facocero?? Eh si, perché gambe, spalle e braccia sono tornate allo stato pre-gravidanza, ma il seno sta diventando alquanto imbarazzante, e sotto alle tette…bah….il tutto ha perso il controllo e vive di vita propria…Comunque..in alternativa ad una depressiva e squallida dieta, confido di trovare quegli abitini tecnici che nascondono tutti i danni…e alimentata da questa speranza e fiduciosa nel futuro….affogo i miei dolori in una cioccolata calda.