venerdì 29 febbraio 2008

i will survive

oggi giornata veramente nera....la visita del trio malefico mi ha messo ko...e anche la pluridiscussione che ne è sorta.....non sono in grado di elaborare alcunchè...l'unico mio commento a questa giornata del cavolo è questo video...

http://it.youtube.com/watch?v=Xui7x_KF7bY


occhio al sonoro!!!

giovedì 28 febbraio 2008

complemese....




oggi “mia figlia” compie un mese…e anch’io…compio il mio primo mese da mamma… cosa che mi ha fatto notare mio fratello. Io non ci sarei mai arrivata. Ancora adesso, nonostante sia passato un mese, quando dico”mia figlia” mi sembra quasi di scherzare, di fare una battuta….invece è proprio vero…sono mamma!!
In effetti, il mio rapporto con questo decisamente sopravvalutato istinto materno, è alquanto conflittuale…a dire il vero lo definirei ostico. A quanto pare, dovrebbe essere un qualcosa che emerge in gravidanza (nella maggior parte dei casi valutati non so bene in quale statistica) e nel momento del parto ( per i casi più recidivi). Non so se si avverte il famoso scampanio delle campane ( come quando baci la persona amata), o vedi i fuochi d’artificio e un’esplosione di mille luci ( come quando, a sentire certi esempi di letteratura, arrivi all’orgasmo….)…Io non ho né sentito l’uno, né visto l’altro.
Ero solo ko per il dolore e la fatica, e probabilmente mezza drogata ( dopo 12 ore di travaglio, sono riuscita a stare sveglia per altre 12 ore, di cui non mi ricordo assolutamente niente….sospetto una misteriosa flebo fattami in sala parto…)
In compenso, dopo due giorni, guardando questo piccolo parassita nella sua culla in ospedale, ho sentito un nodo alla gola e sono scoppiata a piangere…vere lacrime di commozione…pianto però prontamente interrotto dalla frase più assurda, più sbagliata, fatta nel momento più inopportuno dalla persona che meno avrebbe dovuto aprire bocca in quel momento…frase che non sto a riportare per non lasciarne né traccia né memoria…è già abbastanza che, per il momento, ancora la ricordi..in ogni caso caso, fine delle lacrime.
Comunque…in quanto mamma, il mio istinto materno in questo mese si è tradotto in: tirare fuori le tette al bisogno ( che detta così, fa pensare a ben altro istinto…); svegliarmi di notte ogni due o tre ore cercando di non imprecare e non insultare nessuno; ascoltare senza interrompere e senza assumere l’inevitabile aria annoiata tutte le diverse teorie sulla crescita, allattamento, cura del neonato che ogni singola persona venuta in visita si sentiva in dovere di illustrarmi; trovare sempre migliori tecniche e strategie per affrontare nel modo più rapido e indolore il fatidico momento del cambio del pannolino; sottopormi all’uso di alquanto singolari capezzoli d’argento antiragadi che mi hanno fatto sentire un incrocio tra un’attempata coniglietta di playboy e una reduce fan di madonna nel migliore stile anni ’80 ( prestito fattomi da una complicata amica di famiglia, che li ha ereditati dalla madre, la quale se li era fatti fare appositamente al tornio, da un artigiano locale..e che li ha ripetutamente prestati a tutte le amiche in fase di allattamento…. ); e nel complesso generale, evitare di far fuori “mia figlia”.
La quale…nonostante tutte le mie inadeguatezze e i miei vani tentativi di essere all’altezza del ruolo di brava e moderna mamma….se la ride e cresce allegramente…in questo mese ha scoperto: che è molto meglio guardare il mondo dalle braccia di qualsiasi persona le capiti a tiro; che è molto meglio dormire nel lettone con me piuttosto che nella sua carrozzina; che è molto meglio stare sveglie con la luce accesa, fregandosene se magari sono le tre di notte e la mamma vorrebbe dormire; che è molto meglio fare la pipì sul fasciatoio, preferibilmente su un asciugamano appena pulito, piuttosto che nel banale pannolino. Non c’è male, no??

mercoledì 27 febbraio 2008

ps

ps...una poesia di Alberto Calligaris che amo...

A trentun'anni
avrei già dovuto conquistare la Persia
avessi avuto un maestro come Aristotele
adesso non pulirei ruote di seggioloni per vivere
il trucco è tutto lì
qualcuno che ti dica che se vuoi
puoi conquistare la Persia
invece con i 6 presi
riesci a pagare il mutuo
andare al mare in vacanza
e portare a spasso il cane
che è abbastanza
ma qualcun altro conquisterà la Persia
e tu lo leggerai sul giornale
e poi metterai il giornale in una borsa
e aspetterai che sia piena
per portarla alla raccolta differenziata
e sembrerà tutto normale
invece è la vita che continua
con le minestre solubili il dentista e l'affitto
e ogni notte prima di addormentarti
senti come se avessi dimenticato di fare qualcosa
e ti alzi a controllare il gas
e per un istante ti viene in mente che forse avresti dovuto
conquistare la Persia
ma ti vengono in mente anche tutte le cassiere del supermercato
che scopano tra di loro
e per la Persia ti ci vogliono ragionevolmente almeno una decina
d'anni
la sega è un attimo.

......ci siamo...

ed eccomi qui...anch'io ormai convertita alla febbre dei blog e della comunicazione multimediale. Non so bene cosa mi ha convinto a farmi contagiare da questa mania del web, io che ho da sempre mi sono avvicinata con estrema diffidenza e circospezione a tutto ciò che non fosse carta e penna e che a tutt'oggi, ogni volta che accendo il pc, mi aspetto sempre che autoimploda o assuma una propria vita indipendente...
Tuttavia...alla fine ho deciso che, tra i tanti, anch'io ho qualcosa da dire....
nello specifico, oggi mi girano alquanto...anzi, sono proprio incazzata!

fenomenologia delll’ira. Gli psicologi, studiosi delle emozioni e per questo certificati esperti della mente umana, sostengono che sia un sentimento secondario, ovverosia, un insieme di molteplici flussi emotivi, che vanno analizzati e sviscerati…compiuta quest’operazione, la rabbia non c’è più.
Se ne deduce, che se tu sei incazzato con qualcuno che ti ha preso abbondantemente per il culo, in realtà non sei propriamente incazzato…probabilmente nell’infanzia una volta hai pianto per esserti ficcato una pallina su per il naso e nessuno ti ha consolato. Quindi, perché mai prendersela con colui che oggi, incrociando per caso le vie del destino con la tua persona, ha semplicemente rivangato un tuo trauma non risolto? Cazzi tuoi.
Calma zen e introspezione, dunque. Non che questo possa calmare la tua voglia di spaccare la faccia a qualcuno o di schiantarlo su per un muro, per quello c’è la respirazione yoga, o dodici sedute dallo psicanalista…e poi c’è il tempo, che, come è risaputo, cicatrizza qualsiasi ferita…probabilmente, tra 10 anni, se sei arrivata ad essere una persona emotivamente matura e saggiamente equilibrata, non solo andrai a sorseggiare un aperitivo con la persona che oggi, analizzata e compresa in ogni sua sfaccettatura e da qualsivoglia punto di vista, ti sembra solo un bell’esempio di testa di cazzo, ma le dispenserai anche consigli sulla sua vita, dall’alto della tua calma interiore e della tua rielaborazione del lutto….Beh, sai che ti dico? Che io spero di arrivare a questo traguardo con la stessa rabbia e indignazione di adesso, con tutti i miei traumi infantili non risolti e tutte le mie palline su per il naso…che possa non vedere mai il tempo in cui possa io passare con indifferenza sopra cotal esempio di mancanza di rispetto , di dignità e di intelligenza emotiva con cui oggi devo fare i conti…che non possa mai perdere memoria dei miei sentimenti, nel bene, ma soprattutto nel male…che il tempo mi sia amico per preservare i torti e le ragioni, e che arrivi il tempo del perdono , ma con la vivida consapevolezza del dolore e della sofferenza, e che anzi, possa arrivare proprio nonostante questa. Non ho mai creduto in un perdono fondato sull’oblio o sulla perdita della propria dignità. Purtroppo, in questi tempi, il prezzo del tuo valore lo decidi tu…